23 Km da Asti, 399 m s.l.m.
Abitanti: 1351
Paesaggio
In cima alle alte colline tra Monferrato e Langhe, Calosso è immerso in un ambiente naturalistico e paesaggistico incantevole tra vigneti pregiati. Splendido il punto panoramico di Bricco Crevacuore.
Storia
Secondo alcuni storici il nome Calosso deriverebbe dal gentilizio romano Calucius oppure, secondo altre fonti, da San Calogero, venerato anticamente dagli abitanti del paese . Il borgo con il castello furono distrutti nel 1318 durante le guerre tra Guelfi e Ghibellini. Dopo la ricostruzione il feudo venne acquistato dalla famiglia Roero.
Arte
Di particolare importanza è il Castello, ricostruito dai Roero nel Trecento, che conserva nel lato nord-est l'aspetto di fortezza medievale, con la massiccia torre cilindrica ornata da archetti pensili e merli guelfi, torri e feritoie per gli arcieri. Dal parco si gode un panorama a 360°. Al castello di Calosso è legata la storia di Sant’ Alessandro Sauli, vescovo di Pavia che nel 1592, durante una sua visita pastorale, ammalatosi, fu ospitato dal proprietario del castello, Ercole Roero di Cortanze. Era l’11 ottobre 1592 quando Alessandro Sauli spirava e fu tale l’impressione suscitata dalla sua morte che nel 1683 la Camera del Castello in cui si spense divenne una cappella ed è tradizione ormai da diversi anni che i proprietari ogni 11 ottobre facciano celebrare in suo ricordo la Santa Messa. La chiesa parrocchiale è invece dedicata a San Martino. Nel Palazzo Comunale ha sede il Museo dell’Alpino e del Combattente con molti cimeli della Prima Guerra Mondiale (visite su prenotazione in Comune).
Enogastronomia
Per celebrare la festa patronale del Beato Alessandro Sauli, a Calosso si prepara l’ottima "Bagna Caoda del Beato" secondo la più antica tradizione culinaria piemontese. Il Moscato d’Asti rappresenta la risorsa principale di queste zone. Tuttavia sulle colline di Calosso troviamo vitigni altrettanto pregiati: Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Chardonnay, Freisa ed il raro e prezioso Gamba di Pernice da poco DOC con la denominazione Calosso . L’autunno di Calosso è scandito dalla tradizionale Fiera del Rapulè (terzo weekend di ottobre) un percorso enogastronomico tra i crotin, suggestive cantine scavate nel tufo che in ottobre vengono aperte per l’occasione ai numerosissimi visitatori.